lunedì 2 marzo 2015

ANDARE A SCUOLA: UN PESO O UNA FORTUNA?

Stai dormendo beatamente, ma arriva tua mamma che ti sveglia e che ti dice di alzarti perché devi andare a scuola, e tu sicuramente pensi: “Uffa, non ho proprio voglia di andare a scuola! Beati i ragazzi che non ci vanno!”. Ti è nota questa situazione? Non serve che dici di no mentendo; tanto a tutti, almeno una volta nella vita è capitato.

Però basta leggere i giornali e essere sufficientemente informati per capire quanto si sbagli nel fare così.
Spesso, infatti, giungono alle nostre orecchie storie di bambini, soprattutto dei Paesi del Sud del mondo, che faticano in maniera disumana per guadagnare quei pochi spiccioli che permettono loro di assistere ad una semplice lezione.
Noi non solo andiamo a scuola gratuitamente, senza dover lavorare, ma abbiamo anche il coraggio di lamentarcene!
Il fatto di andare a scuola obbligatoriamente non ci fa capire quanto sia importante l’istruzione e quanto si debba lottare per averla.
Senza di essa saremmo delle persone che sono facilmente comandabili e non capaci di difendere i propri diritti.
In molte parti del mondo poi, i dittatori o le bande criminali non permettono alla popolazione di avere una educazione scolastica così che esse possano essere sfruttate con facilità, e che non abbiano la possibilità di ribellarsi.
Da non dimenticare c’è anche il fatto che in molti paesi l’istruzione sia negata alle donne, perché considerate inferiori e non all’altezza di accedervi.
In Nigeria per esempio, 200 studentesse sono state uccise per il fatto che secondo una banda estremista locale le ragazze non possono aver accesso a questo tipo di educazione, fornita invece ai loro coetanei maschi.
Fortunatamente ci sono donne incredibili che si battono per il diritto all’istruzione anche delle donne. Persone come Malala Yousafzai, pronte a sacrificare la propria vita e a farsi testimoni, pur di permettere alle ragazze di andare a scuola. 
Maddalena 

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