Stai
dormendo beatamente, ma arriva tua mamma che ti sveglia e che ti dice di
alzarti perché devi andare a scuola, e tu sicuramente pensi: “Uffa, non ho
proprio voglia di andare a scuola! Beati i ragazzi che non ci vanno!”. Ti è
nota questa situazione? Non serve che dici di no mentendo; tanto a tutti,
almeno una volta nella vita è capitato.
Però
basta leggere i giornali e essere sufficientemente informati per capire quanto
si sbagli nel fare così.
Spesso,
infatti, giungono alle nostre orecchie storie di bambini, soprattutto
dei Paesi del Sud del mondo, che faticano in maniera disumana per guadagnare quei pochi
spiccioli che permettono loro di assistere ad una semplice lezione.
Noi
non solo andiamo a scuola gratuitamente, senza dover lavorare, ma abbiamo
anche il coraggio di lamentarcene!
Il
fatto di andare a scuola obbligatoriamente non ci fa capire quanto sia
importante l’istruzione e quanto si debba lottare per averla.
Senza
di essa saremmo delle persone che sono facilmente comandabili e non capaci di
difendere i propri diritti.
In
molte parti del mondo poi, i dittatori o le bande criminali non permettono alla
popolazione di avere una educazione scolastica così che esse possano essere sfruttate con
facilità, e che non abbiano la possibilità di ribellarsi.
Da
non dimenticare c’è anche il fatto che in molti paesi l’istruzione sia negata
alle donne, perché considerate inferiori e non all’altezza di accedervi.
In
Nigeria per esempio, 200 studentesse sono state uccise per il
fatto che secondo una banda estremista locale le ragazze non possono aver
accesso a questo tipo di educazione, fornita invece ai loro coetanei maschi.
Fortunatamente
ci sono donne incredibili che si battono per il diritto all’istruzione anche
delle donne. Persone come Malala Yousafzai, pronte a sacrificare la propria
vita e a farsi testimoni, pur di permettere alle ragazze di andare a scuola.
Maddalena
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