Il giorno 5 febbraio 2015
abbiamo assistito ad un incontro con Riccardo Zanchetta, figlio di Aurelio, fondatore
del Caseificio Artigiano Zanchetta, una delle realtà economiche più importanti del nostro Comune fin dal 1946.
All'inizio della conferenza non mi aspettavo di sentire un confronto tra una bibita (aperitivo analcolico) e il latte. La
prima conteneva una quantità importantre di conservanti e zuccheri; la seconda, invece, tante proteine e vitamine (più altri valori quali
calcio e fosforo).
Il signor Z. ci ha fatto notare per alzata di mano che molti di noi
avrebbero preferito la bibita al latte ma ci ha fatto cambiare subito idea
perché il latte è un prodotto naturale e genuino, mentre la bibita contiene
conservanti. Ci ha spiegato che il latte da loro
venduto proviene da una stalla di Casale
sul Sile dove le mucche sono ben nutrite (ciò è un bene perché se la mucca sta
bene il latte è più sano). Queste mucche vengono munte nelle loro stalle dalle mungitrici. Ovviamente vi sono anche
dei rapporti sulle analisi eseguite sul latte raccolto; ogni contadino ad ogni
mungitura ha l’ obbligo di scrivere quanto latte ha raccolto e deve mettere la
firma di garanzia. Il camion Zanchetta passa poi a prendere il latte alla
stalla. Una volta giunto al laboratorio passa attraverso il pastorizzatore (un
marchingegno dove viene posto il latte e lasciato lì per 15 minuti a 75° e poi
raffreddato).
Vi sono vari tipi di latte: quello di pecora, quello di capra
(che è il più leggero e digeribile), quello di mucca e quello di bufala che sono i più
ricchi di grassi ma i più buoni.
Ci ha spiegato che il lattosio è la parte
zuccherina del latte e che il latte intero è più grasso, mentre quello
parzialmente scremato è meno ricco di grassi. Ci ha poi illustrato la
produzione dei formaggi che consiste nella stagionatura, nella conservazione,
nella lavorazione e nella cagliatura .La mozzarella invece, viene prodotta
sfilando la pasta sotto ad un liquido bollente di 100°, la pasta viene poi
messa in una macchina e viene poi trasformata in palline. Per la lavorazione
vengono usati utensili bianchi per vedere meglio lo sporco. Ci ha poi parlato
del Siero, che è un alimento liquido
che una volta era usato per nutrire i maiali, ma adesso unito al lievito del
pane forma il metallo o in altri casi la ricotta (un sottoprodotto caseario).
Nel 2004 è stato aperto uno nuovo yogurtificio e da questo ci siamo collegati
alla produzione dello yogurt. Lo yogurt viene prodotto dalle cellule vive
dello yogurt che trasformano il latte in yogurt. Per fare tutto ciò vi è un
maturatore chiuso che tiene 950 litri e che viene riscaldato a 90°. Lo yogurt
contiene fermenti lattici che spazzano via i batteri dal colon e dal fegato e
rendono morbida la pelle. Appena concluso l' incontro mi è subito venuta voglia di yogurt e latte; da questo incontro ho imaparato quanto faccia bene il latte e tutti i suoi derivati (tutti tranne il formaggio quello non lo mangio neanche adesso), comunque da quel giorno non mangio più merendine ma soilo cose salutari e devo dire che non è così terribile.
Vittoria