Buongiorno a tutti.
A me il compito di raccontare l'ultimo argomento di grammatica. Stiamo studiando l'analisi logica, che è la ricerca, e quindi l'individuazione, dei rapporti che esistono all'interno di una frase. Entriamo nei dettagli: la frase è una sequenza di parole, organizzate attorno a un verbo secondo le regole grammaticali e collegate tra loro da rapporti logici e di dipendenza.
Esistono due tipi di frasi principali: la frase semplice e la frase complessa (o periodo). La frase semplice è dotata di senso compiuto e presenta solo un verbo di modo finito. La frase complessa, invece, è costituita da tante parti quanti sono i verbi; ognuna di questa parti si definisce proposizione.
Esiste inoltre un altro tipo di frase; la frase minima: è la porzione più piccola di testo che comunica un messaggio di senso compiuto attraverso i due elementi che la costituiscono:
- il soggetto, cioè l'elemento di cui si parla, a cui si riferisce il predicato;
- il predicato, cioè il verbo.
L'espansione della frase minima
La frase minima, a volte, può contenere delle espansioni. Alcune espansioni si legano al soggetto, dando vita al gruppo del soggetto, altre si legano al predicato e formano con esso il gruppo del predicato.
Le espansioni del soggetto e del predicato possono essere:
- aggettivi, che in analisi logica si definiscono attributi;
- nomi, che in analisi logica si definiscono apposizioni
- nomi che, per mezzo di una preposizione o da soli, completano il significato del soggetto o del predicato e che in analisi logica si definiscono complementi.
Il predicato è l'elemento fondamentale intorno al quale si costruisce la frase; esso trasmette l'informazione principale e ha la funzione di indicare ciò che il soggetto fa o subisce, lo stato o la condizione in cui si trova e così via.
Ci sono verbi che con l'aiuto dei loro argomenti trasmettono informazioni complete. Ci sono verbi, invece che non sono in grado di esprimere un significato compiuto, perciò hanno bisogno di unirsi a un nome o a un aggettivo. Si distinguono così due tipi di predicato:
- il predicato verbale, formato soltanto dal verbo;
- il predicato nominale, formato dal verbo accompagnato da un aggettivo o da un nome.
Il predicato verbale può essere costituito da un verbo transitivo o intransitivo, di forma attiva, passiva o riflessiva.
Il predicato verbale fornisce un 'informazione completa e può indicare:
- un'azione compiuta dal soggetto;
- un'azione subita dal soggetto;
- un fenomeno o un evento che accade al soggetto;
- uno stato, una condizione in cui il soggetto si trova.
Il predicato nominale
Il predicato nominale è formato da due elementi: una voce del verbo essere più un nome o un aggettivo, che indicano una condizione, una qualità, un modo di essere del soggetto.
La voce del verbo essere si definisce copula (dal latino copula, "coppia", "legame"); il nome o l'aggettivo si definiscono parte nominale o nome del predicato. La copula concorda con il soggetto nella persona e nel numero.
La parte nominale ha due possibilità:
- Se è un nome variabile nel genere e nel numero, oppure un aggettivo concorda con il soggetto nel genere e nel numero.
- Se è un nome variabile solo nel numero e non nel genere, concorda con il soggetto solo nel numero.