lunedì 30 marzo 2015

GRAMMATICA: L'ANALISI LOGICA, I PREDICATI



Buongiorno a tutti.
A me il compito di raccontare l'ultimo argomento di grammatica. Stiamo studiando l'analisi logica, che è la ricerca, e quindi l'individuazione, dei rapporti che esistono all'interno di una frase. Entriamo nei dettagli: la frase è una sequenza di parole, organizzate attorno a un verbo secondo le regole grammaticali e collegate tra loro da rapporti logici e di dipendenza.
Esistono due tipi di frasi principali: la frase semplice e la frase complessa (o periodo). La frase semplice è dotata di senso compiuto e presenta solo un verbo di modo finito. La frase complessa, invece, è costituita da tante parti quanti sono i verbi; ognuna di questa parti si definisce proposizione.
Esiste inoltre un altro tipo di frase; la frase minima: è la porzione più piccola di testo che comunica un messaggio di senso compiuto attraverso i due elementi che la costituiscono:
  • il soggetto, cioè l'elemento di cui si parla, a cui si riferisce il predicato;
  • il predicato, cioè il verbo.
                                
                                  L'espansione della frase minima  

La frase minima, a volte, può contenere delle espansioni. Alcune espansioni si legano al soggetto, dando vita al gruppo del soggetto, altre si legano al predicato e formano con esso il gruppo del predicato.
Le espansioni del soggetto e del predicato possono essere:
  • aggettivi, che in analisi logica si definiscono attributi;
  • nomi, che in analisi logica si definiscono apposizioni
  • nomi che, per mezzo di una preposizione o da soli, completano il significato del soggetto o del predicato e che in analisi logica si definiscono complementi.
                                               Il predicato

Il predicato è l'elemento fondamentale intorno al quale si costruisce la frase; esso trasmette l'informazione principale e ha la funzione di indicare ciò che il soggetto fa o subisce, lo stato o la condizione in cui si trova e così via.
Ci sono verbi che con l'aiuto dei loro argomenti trasmettono informazioni complete. Ci sono verbi, invece che non sono in grado di esprimere un significato compiuto, perciò hanno bisogno di unirsi a un nome o a un aggettivo. Si distinguono così due tipi di predicato:

  • il predicato verbale, formato soltanto dal verbo;
  • il predicato nominale, formato dal verbo accompagnato da un aggettivo o da un nome.
                                       Il predicato verbale
Il predicato verbale può essere costituito da un verbo transitivo o intransitivo, di forma attiva, passiva o riflessiva.
Il predicato verbale fornisce un 'informazione completa e può indicare:
  • un'azione compiuta dal soggetto;
  • un'azione subita dal soggetto;
  • un fenomeno o un evento che accade al soggetto;
  • uno stato, una condizione in cui il soggetto si trova.
Una frase può essere addirittura formata solo dal predicato verbale; ciò accade con verbi impersonali:Piove.   Grandina.   Albeggia.

                                      Il predicato nominale

Il predicato nominale è formato da due elementi: una voce del verbo essere più un nome o un aggettivo, che indicano una condizione, una qualità, un modo di essere del soggetto.
La voce del verbo essere si definisce copula (dal latino copula, "coppia", "legame"); il nome o l'aggettivo si definiscono parte nominale o nome del predicato. La copula concorda con il soggetto nella persona e nel numero.
La parte nominale ha due possibilità:

  • Se è un nome variabile nel genere e nel numero, oppure un aggettivo concorda con il soggetto nel genere e nel numero.
  • Se è un nome variabile solo nel numero e non nel genere, concorda con il soggetto solo nel numero.











 

IL RACCONTO COMICO

IL RACCONTO COMICO E UMORISTICO
Ciao ragazzi, oggi vi racconterò ciò che stiamo facendo a scuola, ovvero il racconto comico e umoristico. Quando scriviamo è molto importante coinvolgere più possibile il lettore, ad arrivare allo scopo di farlo divertire e appassionare quando legge. Ma ATTENZIONE! Comicità e umorismo sono cose ben distinte e spesso li confondiamo, pensando siano sinonimi.
La comicità ha lo scopo di divertire; è l’avvertimento del contrario che scatena la risata che penetra e si dissolve.
L’umorismo,invece, punta comunque a divertire, ma dietro c’è un ragionamento, c’è una riflessione; è il sentimento del contrario, in modo da non annullare del tutto il distacco emotivo che è necessario perché si possa ridere.
Molto importanti sono alcune tecniche stilistiche e narrative. Ad esempio: l’esagerazione. Essa consiste nell’esagerare fatti e situazioni. La caricatura vuole mettere in risalto alcune caratteristiche fisiche o comportamentali di un personaggio cogliendone i lati più ridicoli; l’imprevisto è un evento inatteso che muove alla risata; l’equivoco stravolge una situazione normale inserendo un fraintendimento; il contrasto si definisce come tale ogni volta che divergono massimamente le buone intenzioni di un personaggio e il risultato disastroso da egli ottenuto. Ancora: il contrario che  consiste nel far accadere tutto il contrario di ciò che ci aspettiamo debba succedere; la ripetizione di situazioni che consiste nel ripetere più volte la stessa situazione comica, variandone un particolare, o accentuandone alcuni aspetti divertenti; la personificazione degli oggetti che consiste nel rendere vivi gli oggetti, renderli umani. 
Con i colpi di scena, la suspense e il finale a sorpresa la narrazione assume una maggiore vivacità; il ritmo incalzante permette di concatenare azioni e situazioni comiche in modo che tra loro non si verifichino pause che potrebbero attenuare il coinvolgimento da parte del lettore e la sua disponibilità nella risata; i giochi di parole che consistono nei nomi strani, modi di dire presi alla lettera o interpretati in modo inconsueto, battute di spirito, doppi sensi, frasi o ragionamenti privi di logica consentono di creare situazioni paradossali, del tutto contrarie alla norma. 

Le forme principali di umorismo sono l’ironia, ovvero il contrario di ciò che letteralmente significa, il sarcasmo, dove dietro c'è un po' di cattiveria; è quell'ironia pungente, amara; la satira, ovvero la critica, la beffa e infine, l'umorismo nero che consiste nell’utilizzare situazioni o argomenti macabri.
Questo è quanto, fatemi sapere
Martina

Bee-Robot




BEE-ROBOT
In queste settimane con il professor Basso, un ex insegnante della nostra scuola, abbiamo riprodotto un “BEE-ROBOT”, un robot di piccole dimensioni che “corre” e gira se trova un ostacolo. E’ stato molto divertente ma anche impegnativo. Ci siamo messi in coppia e ci siamo messi a costruirlo. Ovviamente, però abbiamo seguito un procedimento. 

Materiali:
1-forbici
2-colla vinilica
3- martello
4- chiodi
5- viti
6- cacciaviti
7-due basi di legno di diversa dimensione e spessore
8-un tondino di legno
9-tre fili spessi di rame
10- fili di rame colorati
11- motorini
12- supporto per i motorini
13- pinza
14-pezzettini di cartoncino
15-quattro tubetti di plastica morbida
16- commutatori (switch)
17-porta batterie
18- batterie
19-foto di una farfalla                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        
Assemblaggio
Abbiamo preso la base di legno più piccola e spessa e abbiamo incollato al centro il tondino di legno. Poi con il martello abbiamo impiantato quattro chiodi in modo che il loro cappello fosse in linea con la fine del tondino. Abbiamo preso un filo di rame spesso, lo abbiamo piegato e lo abbiamo messo nel lato più corto del rettangolo di legno. Lo abbiamo collegato a due chiodi con due fili di rame, uno rosso e uno blu, che prima avevamo spellato di un cm dai lati con la forbice. Abbiamo preso il supporto per i motorini e lo abbiamo avvitato alla base di legno. Abbiamo poi avvitato i motorini sul loro supporto e li abbiamo collegati agli altri due chiodi con un filo rosso e uno nero ciascuno (che avevamo spellato di un cm dai lati con la forbice). Abbiamo preso due tubetti di plastica e li abbiamo infilati alla punta dei motorini. Fatto questo abbiamo preso i due cartoncini e li abbiamo incollati alla base, poi sopra abbiamo avvitato i commutatori. Li abbiamo collegati con fili arancione, giallo, bianco, verde, viola e grigio ai chiodi iniziali. Abbiamo poi collegato ai commutatori i restanti fili spessi di rame. A essi abbiamo attaccato due tubetti di plastica. abbiamo inchiodato al tondino di legno l’altra base di legno e abbiamo incollato ad esso l’immagine della farfalla. Infine abbiamo avvitato il porta batterie, messo le batterie e … ha iniziato a muoversi!
E’ stato fantastico.
Elisa :)

EXPO 2015

Come credo ben sappiate quest’anno, a Milano, si terrà l’Expo. Il tema principale è l’alimentazione: tasto assai dolente per il fatto che ormai quella che diamo al cibo è un importanza minore di quella che si meriterebbe. Il cibo non è solo quella cosa, dolce o salata, che introduciamo nella cavità posta sulla nostra faccia che chiamiamo bocca; ma è anche vita e tradizione. Vita perché senza mangiare non sopravvivi per molto tempo, tradizione perché il cibo è una parte importante della cultura di un popolo. A questo proposito noi abbiamo lavorato molto sul cibo, sia in scienze per conoscerne i componenti, ma anche in geografia per scoprire le ricette tipiche di ogni paese che studiamo, e in italiano leggendo alcuni testi che parlano di quest’argomento e studiando i testi regolativi, essenziali per le ricette. Ci siamo interessati in particolar modo ai cibi del nostro territorio, per riscoprire le pietanze che per secoli i nostri antenati hanno cucinato e mangiato. Abbiamo anche discusso sul cibo per l’anima, e anche di quanto il cibo sia in grado di unire le persone. Diceva a questo proposito un National Geographic che a tavola si stringono amicizie e si corteggia il proprio amore. Poi, divisi in gruppi, abbiamo letto vari articoli di giornale riguardanti il cibo; e il mio gruppo aveva un articolo di National Geographic scritto da Jonathan Foley, che elencava 5 azioni per nutrire il mondo. Esse sono:
·        Congelare l’impronta ambientale del’agricoltura
·        Rendere più produttivi i terreni che coltiviamo
·        Usare le risorse in maniera più efficiente
·        Cambiare dieta
·        Ridurre gli sprechi
Dopo tutto questo lavoro sul cibo non poteva di certo non venirci fame; e così poco prima di Carnevale abbiamo portato crostoli e frittelle per mangiarli tutti assieme.
A me piacerebbe molto andarlo a vedere, e spero veramente di avere la possibilità di farlo.

Maddalena

LABORATORI SCOLASTICI




Nel nostro Istituto il corso B della Secondaria di 1 grado segue un orario detto a 'Tempo Prolungato' (33 ore alla settimana + 3 rientri di mensa). Ciò significa che a scuola facciamo tre rientri pomeridiani. Il lunedì facciamo Laboratorio, il giovedì recupero curricolare e il venerdì lo Studio Guidato. Per quanto riguarda il Laboratorio, quest’anno abbiamo avuto tre possibilità di scelta: ginnastica/multisport, Scienze in cucina e LAboratorio di Lettura/Blog. 
All’ inizio dell’ anno i professori ci hanno proposto le varie scelte, abbiamo deciso secondo i nostri desideri e rispettando un numero minimo di persone per  laboratorio. Il tempo di ogni laboratorio è un quadrimestre. Nel secondo abbiamo cambiato, seguendo il criterio di non ripetere l’attività appena svolta; quest’anno a differenza dell’ anno scorso abbiamo avuto la possibilità di scegliere senza limiti. Meno male, perchè l’ anno scorso, essendoci solo due prof, e sioprattutto dovendo seguire per forza il laboratorio di scrittura, molti di noi sono stati costretti a fare il laboratorio che non desideravano. 
Vi chiederete che cosa facciamo in questi laboratori .
Nel laboratorio di ginnastica/multi sport noi alunni abbiamo la possibilità di , come dice il nome, provare sempre nuovi sport e giochi e di impararne le regole, di sfogarci un po’ e di fare allenamento di stretching, corsa e attivazione muscolare, e molto altro .
Nel laboratorio di scienze in cucina si ha la possibilità di sperimentare la scienza divertendosi. Personalmente l'ho seguito nel 1 quadrimestre; abbiamo fatto tanti esperimenti: quanto amido c'è negli alimenti? Quanto è denso l'olio? E l'aceto? Abbiamo anche analizzato le confezioni dei prodotti, scoprendone l’ etichettatura alimentare in tutte le sue componenti. Inoltre abbiamo  analizzato i tipi di piante e aromi scoprendone i segreti, i benefici e i nomi originali. Non abbiam potuto fare a meno di cucinare..sennò che 'scienza in cucina' sarebbe stata? Avreste preferito assaggiare la pizza, i biscotti oppure la torta? Non è golosità, era solo per osservarne la lievitazione...cosa state pensando?
Infine  l’ ultimo laboratorio è quello di italiano nel quale ad esempio impariamo le regole di un blog e scriviamo - esattamente come sto facendo io adesso. 
Nel primo quadrimestre alcuni miei compagni hanno lavorato con e per la biblioteca della scuola: catalogato libri, sistemato libri vecchi e nuovi, letto, letto, letto ancora e intervistato la bibliotecaria della biblioteca comunale, preparando anche un'indagine sulla lettura nella classi seconde come la nostra. A breve posteranno quanto hanno prodotto, ne sono sicura. 
Per quanto ci riguarda, in principio abbiamo studiato le regole del blog, poi abbiamo deciso i temi da trattare: ognuno sceglieva  qualche argomento di cui avrebbe sviluppato un testo, una sorta di post/articolo da inserire. E poi? Beh, ci siamo messi all’ opera, correggiamo tanto i testi prima di postarli; la prof. ci dedica del tenmpo personalizzatissimo, perciò è un gran lavoro di apprendimento. Finora abbiamo prodotto e postato dei buoni testi. Il blog è ancora in via di sviluppo ma ne siamo soddisfatti e soprattutto ne siamo entusiasti.
Questa opportunità dei laboratori è importante per noi, qui abbiamo la possibilità di imparare facendo.
Vittoria