VIDEOCONFERENZA
Ciao ragazzi, siamo Martina ed Elisa, e vi racconteremo della
bellissima esperienza di “Face to Faith”.
Il 23 aprile 2015 abbiamo fatto la videoconferenza con un
college di Aberdeen, in Scozia. Con una sistemazione fatta in modo che tutti ci
vedessero dalla videocamera, ci siamo collegati con un tecnico indiano, che a
sua volta ci ha collegati a Claudia Colvin, alla Fondazione Blair a Londra, e al
college scozzese. Pensavamo che fosse tutto impostato, ma in verità non era
così. La storia è andata in questo modo: le risposte che ci eravamo preparati
non sono servite quasi a nulla perché Claudia, la moderatrice, ci ha spiazzati, cercando
di farci interagire in modo spontaneo quanto più era possibile. Tutte queste
domande ci sono servite come traccia. C’è chi è stato molto ‘sciallo’, e si è
buttato alla grande, ha provato a parlare in ‘english’ con un misto di italiano.
Altri invece, si sono persi questa occasione, non parlando o facendo altro. Ma
c’è da dire, che qualcuno di quegli scozzesi (Jack) era veramente carino.
Abbiamo notato che tutti erano biondi (tranne due che erano mori). Claudia Colvin, sembrava inglese, ma ha
tradito un accento romano e di colpo ci ha lascito a bocca aperta: era italiana! Le regole fondamentale era partire con “Hi, my name is …”, usare “I” e
non “we” e finire con “Thank you”. Questo perché l’idea altrui non è per forza l’idea
propria. Per noi questa esperienza è stata magnifica, e speriamo di poterla
rifare il prossimo anno.
Elisa & Martina.
Ciao elisa e martina sono Aurora e vorrei confermare che Jack era veramente carino. E io nella video conferenza ho parlato e devo ammetere che è stato difficile parlare in inglese (infatti ho parlato in italiano) come prima cosa e in più ho trovato difficoltà nel parlare con “io”. Anche io spero di rifare questa esperienza il prossimo anno. Baci Aurora
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